Uno dei falsi miti più comuni da dover combattere per tutti quelli che soffrono di celiachia è quello di credere che le uniche “privazioni” a cui si è sottoposti siano la tipologia di pane e pasta da dover mangiare.
No, il glutine infatti è elemento costitutivo di decine di alimenti e per questo diventa cruciale per chiunque abbia questo genere di intolleranze di porsi non solo il problema, ma di trovare un modo e una lista di alimenti di riferimento per evitare complicazioni. In queste tipologie di prodotti ricadono ovviamente anche le verdure, che nel caso dei celiaci diventano una delle chiavi fondamentali per bilanciare la propria dieta: bisogna sempre fare attenzione però alle preparazioni e a ciò che ne può derivare. Meglio fare un ripasso per evitare confusione.
Alimenti che contengono glutine: la lista dei cibi da evitare
Per seguire una dieta corretta e priva di rischi, i celiaci devono in ogni modo evitare tutti gli alimenti che hanno alla base o contengono frumento, farro, orzo, avena e segale. Non solo: anche il kamut genera problemi per chi è intollerante al glutine, rendendo quindi vietati in ogni modo i preparati che si basano su queste preparazioni. La lista da fare è lunghissima, ma esistono varianti che permettono il consumo di dolci, pane, pasta, crêpes, biscotti, merende e piadine che evitano l’utilizzo degli alimenti sopra indicati. Ovviamente finiscono in questa lista anche i piatti che sono dei derivati, come il seitan, la polenta, il malto e non solo. Le ricette non possono prevedere questo tipo di aggiunte, ne siano da esempio la carne o il pesce impanato, oppure le zuppe e i minestroni che hanno questo genere di lavorazioni: per questo bisogna fare attenzione anche alle verdure, che non possono essere ricoperte di pastella o di condimenti che derivano da frumento o avena.
Sulla verdura via libera per i celiaci (e non solo): gli effetti benefici sulla dieta
Passiamo quindi alle note liete, a partire dai cereali a cui i celiaci possono guardare senza l’ansia di trovare la pessima sorpresa glutine ad attenderli: il riso, il mais e il grano saraceno sono tra gli alimenti che più spesso vengono proposti nelle varie diete. Da lì arrivano le farine e i composti che funzionano come “sostituti” di frumento, avena e tutto il resto, mentre a dominare la tavola - oltre a carne e pesce di ogni tipo - è la già citata verdura. Tutto ciò che è fresco, compresi legumi e tuberi, non contiene glutine, tenendo soltanto un occhio di riguardo alle preparazioni - in quel caso conviene sempre dare un occhio all’etichetta che riporta le tipologie di alimenti con cui la materia prima è venuta a contatto.
Le motivazioni alla base di un continuo consumo di verdura sono molteplici e prescindono dall’impossibilità di mangiare il glutine: la sua funzione principale è certamente quella della regolazione di diverse funzioni fisiologiche nell'organismo come il transito intestinale, e non meno importante, il conferimento di un maggior senso di sazietà, limitando il consumo di cibo per via dell’effetto displacing (più ne mangio, meno mangio altro). Direttamente collegato a questa modalità di alimentazione è l’abbassamento del rischio di essere colpiti da malattie croniche quali quelle cardiovascolari, ictus, ipertensione, diabete e anche alcune tipologie di tumori. Unita alla frutta - altro alimento che i celiaci possono mangiare senza problemi - diventa quindi l’elemento trainante per provare a regolamentare il proprio metabolismo: la quantità consigliata è di 400 grammi al giorno, ma soprattutto guardando alle verdure diventa inutile porre un teorico limite di acquisizione (ragionando sempre in maniera oculata ed evitando gli inutili eccessi).