In botanica si chiama “valerianella locusta”, nome derivante da origini latine che richiamano sia il termine “valere” - quindi rigoroso/sano - che “locusta”, utile a descriverne la forma allungata.
Un’insalata che in molti definiscono spontanea, che nel corso degli anni è riuscita a trovare la sua collocazione migliore in varie aree e zone climatiche del nostro Paese - con la principale produzione che oggi si concentra tra Lombardia e Campania, in periodi diversi dell’anno. Ma quali sono le proprietà nutritive e i benefici che possiamo ricavare da un prodotto del genere? Soprattutto: quale idea carina applicare in cucina per ottenere un piatto semplice da preparare, ma al tempo stesso sano e gustoso? Scopriamolo insieme.
Benefici e proprietà del songino: una pianta con poche calorie, utile alla digestione e ottima contro l’anemia
Quali sono i dati da segnare quando si parla di songino? Beh, l’apporto calorico è molto basso e permette un alto consumo senza incorrere in problemi di gestione della propria dieta: 21 calorie per 100 grammi di prodotto e, come sempre accade quando si parla di verdure, si riescono ad assimilare con esso un bel po’ di fibre e di sali minerali. Parlare bene della verdura infatti è diventato ormai ridondante, un’ovvietà, ma spesso ci si dimentica di come attraverso dei semplici espedienti come il consumo giornaliero di un prodotto del genere si riesce a ottenere senso di sazietà e a evitare eccessi relativi al consumo di cibi calorici.
Nonostante sia un prodotto molto diffuso e presente sui banchi di ogni supermercato, il songino può essere coltivato anche nell’orto di casa o sul balcone: viene piantato in inverno e fiorisce in primavera ed è consigliata alle persone che non hanno particolare attenzione nei confronti delle piante perché non richiede cure - portando poi alla luce nei momenti di maturazione dei fiori bianchi o azzurri. Basta garantire un buon approvvigionamento d’acqua ed esposizione al sole - caratteristiche base per la fioritura - senza preoccuparsi molto delle temperature: anche dovessero scendere un po’, il freddo non darà grandi problemi alla pianta.
Due ricette gustose con il songino: abbinamenti dai gamberi alle melanzane
Il songino difficilmente recita il ruolo del protagonista nei piatti, ma si può facilmente accostare ad alimenti buoni e nutrienti per ottenere degli ottimi risultati. Qui riportiamo un paio d’esempi da poter seguire: per mettere insieme il primo piatto basta preparare dei gamberi, pulendoli con attenzione e mettendoli in una ciotola insieme a sale, pepe e olio, a cui poi aggiungere la paprika. Fatti riposare per un po’, saranno pronti per la cottura sulla griglia - un paio di minuti per lato vanno più che bene - per poi essere uniti a una gustosa insalata in cui al songino si possono aggiungere ad esempio anche sapori tropicali. Tra le ricette più consigliate infatti c’è quella che unisce rucola, mango, avocado e cipollotti rossi. Non solo: per amalgamare il tutto si può pensare a una salsa allo yogurt, in modo da rendere il piatto appetitoso e uniforme.
Il secondo piatto da poter preparare è il polpettone di melanzane, con i cubetti dell’ortaggio messi in padella insieme ai pomodorini - amalgamando poi il tutto, aggiungendo anche l’uovo dopo una prima fase e passando poi all’aggiunta di farina e pangrattato. Il composto va fatto riposare in frigo per 40 minuti e va poi composto a forma di polpettone all’interno della carta da forno, che permette di andare in cottura per circa 45-50 minuti a 180 gradi. E il songino? Beh, a un piatto con sapori asciutti e sapidi, riesce a fare da accompagnamento ideale, presente come insalata e come aggiunta nutritiva fondamentale a un piatto dai sapori che vanno incontro a ogni genere di palato.