Ci sono sapori che hanno un’impronta decisa, sicuramente più riconoscibile e che lascia una sensazione diversa in bocca: i carciofi sono uno di quegli alimenti che riescono grazie alla loro duttilità di essere inseriti in ogni portata - dall’antipasto al secondo.
In questo caso vedremo come usarli al meglio per condire un risotto che resta una preparazione classica - utilizzando brodo vegetale, in grado di insaporire il tutto - e amalgamando poi con la lavorazione a parte fatta con i carciofi. Una ricetta semplice, che non richiede grandi doti da chef, ma che al tempo stesso permette di ottenere un risultato gustoso per soddisfare ogni genere di palato - anche quello più esigente, che potrebbe scoprire una nota diversa e dalla sapidità inattesa.
Gli ingredienti necessari per preparare il risotto con i carciofi
La lista di ingredienti è quella classica di cui bisogna disporre quando si pensa alla preparazione del risotto: 320 grammi di carnali, 50 grammi di Grana Padano DOP, un litro di brodo vegetale, olio extravergine d’oliva, uno scalogno, 200 ml di vino bianco, 30 grammi di burro, pepe, sale fino e un rametto di timo. Per quanto riguarda i carciofi invece, da preparare in parallelo alla cottura del riso, servono circa quattro teste: pesandole si parla di 400 grammi per far sì che il sapore sia persistente e permetta di gustare il risotto senza perdere la nota data dai carciofi.
La preparazione del risotto con i carciofi
La base da cui bisogna partire è la preparazione del brodo vegetale, con i carciofi che vanno puliti e tagliati (magari utilizzando dei guanti per evitare di sporcarsi). Bisogna rimuovere le foglie esterne più spesse, tenendo invece da parte quelle tenere e poi con il coltello vanno incise le sommità più dure, rimuovendo anche il gambo - che vanno poi tagliati a cubetti e tenuti separati dal resto (messi a bagno in acqua e limone, così da evitare che si anneriscano). Sistemate anche il cuore del carciofo diviso a metà: questa preparazione andrà poi inserita in padella dopo aver fatto rosolare uno spicchio d’aglio nell’olio, facendo attenzione che insieme ai carciofi nella padella venga sfruttato il brodo vegetale per far cuocere i carciofi che non devono restare asciutti. A quel punto lasciate andare il a fuoco lento per 10-15 minuti, aspettando che il brodo si asciughi ma non troppo e assaggiando di continuo per bilanciare l’utilizzo di sale e pepe.
Una volta cotti quelli, si passa alla cottura del riso in padella, sempre seguendo il metodo della tostatura: si mette quindi prima il riso con l’olio sul fuoco, facendo attenzione a non farlo bruciare, e poi si inserisce via via il brodo vegetale dentro il quale il riso verrà cotto - aggiungendone un po’ alla volta quando notate che la padella resta troppo asciutta. Questa operazione che porta alla cottura del riso dovrebbe durare circa un quarto d’ora, ma anche in questo caso il condizionale è d’obbligo perché molto dipende dalla fiamma e dalla capacità di rendere omogeneo il calore usato per lavorare il riso. A quel punto bisogna far riposare il tutto in padella e poi si aggiungono i carciofi lavorati in precedenza, facendo mantecare il tutto con la solita aggiunta di burro e Grana Padano DOP. Se a livello di consistenze non dovesse soddisfarvi, il trucco è quello di aggiungere dei cubetti di pancetta per dare una “durezza” diversa al piatto, mentre a livello di sapori si può aggiungere il peperoncino a proprio piacimento.