Una delle ipotesi più accreditate fa risalire il nome "caponata" alle antiche "caupone", le taverne romane dove si servivano piatti semplici a base di verdure condite con olio e aceto: queste preparazioni, seppur lontane dalla caponata odierna, potrebbero averne gettato le basi, mentre un’altra teoria collega il nome al "pesce capone", ovvero la lampuga, un pesce pregiato che veniva servito con una salsa agrodolce simile a quella della caponata.

I ceti meno abbienti, non potendo permettersi il pesce, avrebbero sostituito il capone con le melanzane, dando vita alla caponata che conosciamo oggi. La Sicilia, patria della caponata e crocevia di culture, ha subito l'influenza di arabi e spagnoli, che hanno arricchito la cucina locale con nuove spezie e tecniche di cottura: questi elementi si ritrovano nel piatto, con l'uso di dolci e acidi, tipico della cucina araba, e la frittura, tecnica diffusa dagli spagnoli. Inizialmente, la caponata era un piatto povero, a base di pochi ingredienti: con il passare del tempo, si è arricchita con nuovi elementi, come olive, capperi, pinoli e uvetta, diventando un piatto più complesso e raffinato.

Ogni provincia siciliana ha la sua versione della caponata, con piccole differenze negli ingredienti e nella preparazione: questo testimonia la versatilità del piatto e il suo profondo legame con il territorio, avendola resa una delle preparazioni più rappresentative della cucina siciliana, apprezzato in tutto il mondo per il suo sapore unico e la sua versatilità. Ma quali sono gli ingredienti e le verdure da usare? Scopriamo insieme la ricetta originale.

Caponata siciliana: la ricetta originale e quali verdure vengono utilizzate

La ricetta originale della caponata può variare leggermente da una regione all'altra della Sicilia, ma gli ingredienti fondamentali rimangono sempre gli stessi: melanzane - sono l'ingrediente principale, solitamente fritte per ottenere una consistenza croccante all'esterno e morbida all’interno - cipolle che danno dolcezza e profumo al piatto; il sedano che aggiunge una nota aromatica e croccante; i pomodori - fresco o passata, forniscono acidità e succosità; olive verdi e nere denocciolate che conferiscono un gusto salato e intenso; i capperi che aggiungono un tocco di sapidità e piccantezza; pinoli che donano una nota croccante e un aroma resinoso; l’uvetta che apporta dolcezza e un tocco esotico; l’aceto che equilibra i sapori e dona freschezza; lo zucchero che bilancia l'acidità e aggiunge dolcezza; il basilico che profuma e arricchisce il piatto.

Come detto però, il bilanciamento e la scelta degli ingredienti da mettere nella preparazione resta poi a discrezione di chi lo consumerà. Passiamo a questo punto alla preparazione, guardando ai passi essenziali da compiere: il primo, cruciale, riguarda il taglio delle verdure. Le melanzane vengono tagliate a cubetti e fritte, mentre le altre vengono tagliate a dadini. Nel frattempo si prepara un soffritto con cipolla e sedano e si aggiungono le melanzane fritte, i pomodori, le olive, i capperi, i pinoli e l'uvetta.

Si insaporisce con aceto, zucchero, sale e pepe e si lascia riposare la caponata per almeno un'ora prima di servirla, in modo che i sapori si amalgamino bene. Ricordiamo infine che, essendo un piatto estremamente versatile, si presta a numerose varianti: per una versione più leggera, le melanzane possono essere grigliate o cotte al forno, mentre in alternativa si possono aggiungere altre verdure di stagione, come zucchine, peperoni o carciofi. Per la versione piccante si può aggiungere del peperoncino fresco o in polvere per un tocco piccante, ricordando che può essere gustata sia calda che fredda, come contorno, antipasto o ripieno per panini e tramezzini. Insomma, una di quelle preparazioni con la quale potete sbizzarrirvi.