Il cavolfiore romano, conosciuto anche come broccolo romanesco, è una varietà di cavolo che si distingue per la sua infiorescenza compatta e frastagliata a forma di piramide.
Le sue origini precise sono incerte (non abbiamo una documentazione dettagliata a riguardo), ma si ritiene che sia nato da un incrocio spontaneo tra il cavolfiore comune e il broccolo selvatico - avvenuto nell'Agro Pontino o nell'Agro Romano, già in epoca romana. Nel XVI secolo, la prima testimonianza scritta del cavolfiore romano risale a quell’epoca, quando viene menzionato in un trattato di agricoltura di Giovanni Battista Trionfo. Nel corso del XIX secolo invece diventa sempre più popolare a Roma e nel Lazio, grazie al suo sapore delicato e alla sua versatilità in cucina che lo rende, all’inizio del secolo scorso, diffuso in altre regioni d'Italia e all'estero, diventando un ortaggio apprezzato in tutto il mondo.
Oggi invece è considerato un prodotto tipico del Lazio e vanta il marchio IGP "Broccolo Romanesco del Lazio”: ingrediente fondamentale della cucina della Capitale, utilizzato per preparare primi piatti, secondi, contorni e persino pizze. Il cavolfiore romano è ricco di vitamine, minerali e fibre, ed è considerato un alimento sano e nutriente: è stato soprannominato "il cervello della terra" per la sua forma complessa e per la capacità di approvvigionare il nostro organismo. È l'ortaggio preferito di Papa Francesco, che lo ha definito "un dono di Dio”: scopriamo insieme come prepararlo al maglio e quali ingredienti servono per questa ricetta speciale.
Ricetta cavolfiore romano: gli ingredienti e come cucinarlo al meglio
Dunque, quali sono gli ingredienti da mettere insieme per preparare questo piatto? Si parte ovviamente dal cavolfiore romano, a cui aggiungere poi quattro cucchiai di olio extravergine d’oliva, due spicchi d’aglio, un peperoncino (facoltativo, in base al gusto), oltre a sale e pepe. Per la preparazione della ricetta invece si parte lavando accuratamente il cavolfiore romano sotto acqua corrente per eliminare eventuali residui di terra, tagliandolo in cimette di medie dimensioni utilizzando un coltello affilato. In una ciotola capiente, si uniscono le cimette di cavolfiore romano con l'olio extravergine d'oliva, l'aglio tritato, il peperoncino tritato (se gradito), il sale e il pepe. A quel punto si mescola bene il tutto per distribuire uniformemente i condimenti e poi, in un forno preriscaldato a 200°C, si dispongono su una teglia da forno foderata con carta da forno, assicurandosi che non si sovrappongano per favorire una cottura uniforme. A quel punto si fanno cuocere in forno per 20-25 minuti, o fino a quando il cavolfiore romano risulta tenero e dorato: i tempi di cottura potrebbero variare leggermente in base alla grandezza delle cimette e alla potenza del forno. La ricetta è pronta, scegliendo poi la temperatura ideale a cui servire il piatto - o tiepido, versione consigliata, oppure freddo.
Cavolfiore romano: alcuni consigli e le varianti da poter usare
Per un sapore più intenso, è possibile marinare il cavolfiore romano nell'olio d'oliva, nell'aglio, nel peperoncino e nelle erbe aromatiche per 30 minuti prima di cuocerlo, mentre per ottenere una variante più ricca invece, è possibile aggiungere al cavolfiore romano altri ingredienti come pomodori secchi, olive, capperi o pinoli durante la cottura. Il cavolfiore romano al forno può essere servito come contorno caldo o tiepido, accompagnando secondi piatti di carne, pesce o vegetali. È possibile conservare il cavolfiore romano cotto in frigorifero per un paio di giorni in un contenitore ermetico. Tra le varianti più volte replicate c’è quella del cavolfiore romano gratinato: dopo la cottura in forno, si cosparge con del formaggio grattugiato e viene messo di nuovo in forno per qualche minuto fino a quando il formaggio è fuso e dorato. Altra alternativa è il cavolfiore romano in padella: si scalda un filo d'olio d'oliva in una padella, si aggiunge l'aglio tritato e il peperoncino tritato (se gradito) e si fa soffriggere per un minuto. Si uniscono poi le cimette di cavolfiore romano e cuocerle per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché non saranno tenere. Ultima opzione, il cavolfiore romano in purea: dopo averlo cotto al vapore o in acqua bollente fino a quando è tenero, viene schiacciato con una forchetta e condito con olio d'oliva, sale, pepe e noce moscata per ottenere una purea cremosa. Insomma, decidete voi quale di queste ricette faccia di più al caso vostro e sperimentate.