L'insalata valeriana, conosciuta anche come soncino o valerianella, ha origini antiche e mediterranee: le sue prime tracce risalgono all'epoca romana, quando era conosciuta come "Valerianella locusta" e veniva utilizzata per le sue proprietà medicinali.
Ecco alcuni dettagli sulla sua storia a partire dall'antica Roma: l'insalata valeriana era utilizzata come rimedio per l'insonnia e l'ansia. Plinio il Vecchio, scrittore e naturalista romano, la menzionava nei suoi scritti per le sue proprietà sedative, che ancora oggi continuano a essere una delle tipologie di insalata più utilizzate anche ai giorni nostri. Nel Medioevo invece la valeriana era coltivata nei monasteri e utilizzata come verdura da mangiare cruda o cotta, era anche conosciuta come "erba dei poveri" per la sua facilità di coltivazione e il suo basso costo. Nell'epoca moderna divenne poi popolare in tutta Europa e in America: la sua coltivazione si diffuse e si iniziarono a selezionare diverse varietà.
Oggi l'insalata valeriana è diffusa e apprezzata per il suo sapore delicato e le sue proprietà nutritive. La curiosità è che il nome "valeriana" deriva dal latino "valere", che significa "essere sano”: anche per questo è un simbolo di buon auspicio in alcune culture. Sempre a livello di etimologia, in Italia si chiama anche "soncino" perché si credeva che favorisse il sonno ed è usata come rilassante ancora oggi.
Insalata valeriana: quante calorie contiene?
Diamo la risposta che tutti state aspettando: l’insalata valeriana ha circa 21 calorie per 100 grammi. È un alimento ipocalorico e ricco di acqua, circa 92.8 grammi sui 100 totali - per questo motivo permette una grande assunzione a livello di dieta, senza portare al corpo grossi scompensi. Inoltre contiene tra le altre cose: due grammi di proteine, 0.4 grammi di lipidi, 3.6 grammi di carboidrati, 38.2 mg di vitamina C, 0.415 mg di niacina, 0.273 mg di vitamina B6. L’insalata valeriana è un'ottima scelta per chi segue una dieta ipocalorica o per chi vuole aumentare il consumo di fibre, vitamine e minerali. Ecco alcuni esempi di calorie per porzione: una tazza (circa 50 grammi): dieci calorie, oppure un cucchiaio (circa 10 grammi): due calorie.
Insalata valeriana: come inserirla all’interno della propria dieta
L'insalata valeriana è un ingrediente versatile che può essere utilizzato in diversi modi in cucina, riuscendo così a sfruttarne non solo i benefici, ma anche l’opportunità di inserirla in vari piatti e contesti. Ecco alcuni consigli, in base al modo in cui si decide di utilizzarla:
- Insalate: la valeriana è l'ingrediente perfetto per una classica insalata mista. Si abbina bene a verdure come lattuga, pomodori, cetrioli, carote e ravanelli. Puoi aggiungere anche frutta secca, formaggio o crostini per un pasto più completo;
- Antipasti: le foglie di valeriana possono essere utilizzate come base per antipasti freddi. Ad esempio, puoi farcirle con ricotta, salmone affumicato o mousse di avocado;
- Centrifughe: la valeriana è un'ottima aggiunta alle centrifughe di frutta e verdura. Il suo sapore delicato non copre gli altri sapori e aggiunge nutrienti al tuo drink.
Quelle elencate di sopra sono tutte opzioni nel caso in cui si voglia consumare la valeriana cruda, poi si può pensare di cuocerla e quindi di avere:
- Saltata in padella: la valeriana può essere saltata in padella con un filo d'olio extravergine d'oliva e uno spicchio d'aglio. È un contorno leggero e saporito che si accompagna bene a secondi piatti di carne o pesce;
- Minestre: le foglie di valeriana possono essere aggiunte alle minestre negli ultimi minuti di cottura.
- Frittate: la valeriana può essere tritata finemente e aggiunta all'impasto di una frittata.
In generale in questi casi si consiglia di scegliere la valeriana fresca e croccante, lavandola accuratamente prima di utilizzarla. Le foglie vanno asciugate bene con un canovaccio per evitare che l'insalata diventi acquosa e conviene condirla con un filo d'olio extravergine d'oliva, succo di limone, sale e pepe. Se vuoi aggiungere un tocco di sapore, puoi provare ad aggiungere aceto balsamico, miele o senape.