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Pubblicato 1 anno fa

Quando mangiare la frutta durante la giornata: i momenti migliori

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Com’è noto, il consumo di frutta è fondamentale per il nostro organismo per un’alimentazione sana, corretta e completa, poiché apporta una ricca gamma di nutrienti come carboidrati, vitamine, minerali, fibre (che facilitano la digestione e regolarizzano le funzioni intestinali) e antiossidanti che ci garantiscono salute ed energia, grazie anche agli zuccheri in essa contenuti.

La frutta aiuta inoltre a tenere sotto controllo la pressione sanguigna e il colesterolo, oltre a prevenire numerose patologie. In più, la frutta è ricca di acqua e, oltre a idratare il nostro organismo mantenendone l'equilibrio idrosalino, ha anche importanti proprietà depurative grazie alle quali scioglie i liquidi e i grassi in eccesso responsabili, fra l’altro, della ritenzione idrica e della cellulite.

Secondo gli esperti sarebbe opportuno consumare frutta e verdura cinque volte al giorno: minimo due porzioni di verdura e massimo tre di frutta. Secondo i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN) una singola porzione di frutta fresca corrisponde a circa 150 grammi, con l’indicazione di un frutto medio o due frutti piccoli. Ma quando è meglio mangiare la frutta durante la giornata? Vediamo insieme quali sono i momenti migliori.

Quando mangiare la frutta durante la giornata: colazione e spuntini

È consigliabile consumare la frutta a stomaco vuoto perché, in questo modo, può essere digerita meglio, con un’assimilazione ottimale delle vitamine e dei minerali. Dunque quale momento migliore della colazione per mangiare frutta? È importantissimo che al mattino venga fatta una ricca colazione che permette all’organismo di avere la quantità di energia necessaria per avere la giusta carica per affrontare gli impegni giornalieri. Inoltre, fare una colazione nutriente permette di accelerare il metabolismo corporeo e di iniziare la giornata con vitalità, senza arrivare stanchi ed affamati alla pausa pranzo. Il fruttosio naturale contenuto nella frutta dà energia all’organismo senza aumentare troppo la glicemia, mentre i liquidi aiutano il corpo a reidratarsi. È possibile abbinare la frutta al latte o allo yogurt, insieme a miele e cereali, meglio se integrali. In questo caso sarebbe però opportuno evitare gli agrumi e preferire frutti non acidi, come la pera, la mela e la banana, per evitare la comparsa di acidità di stomaco o ripercussioni gastrointestinali.

La frutta, dunque, rappresenta un ottimo alimento da consumare a colazione perché fornisce vitamine, antiossidanti, fibre e aiuta il ripristino delle riserve glucidiche. Non affatica l'apparato digerente e stimola il processo di detossificazione dell'organismo.

Dopo la colazione, lo spuntino di metà mattina e quello del pomeriggio sono i due momenti migliori per mangiare la frutta, che aiuta a bloccare la fame impedendoci di abbuffarci troppo a pranzo e a cena. Sottolineiamo che il consumo di frutta negli spuntini è inoltre più salutare rispetto al consumo di prodotti da forno, e soprattutto a quello di merendine e dolciumi.

Quando mangiare la frutta durante la giornata: i pasti principali

Sono in molti a suggerire di non mangiare frutta alla fine del pranzo o della cena per evitare di ridurne il valore nutritivo. Tuttavia non esiste una vera e propria regola: è preferibile consumare frutta lontano dai pasti principali perché, essendo ricca di fibre, tende a fermentare e potrebbe, pertanto, provocare fastidiosi gonfiori di pancia e disturbi a livello intestinale. Ad ogni modo, quest’ultima è un'indicazione che varia anche in base al tipo di frutta: non tutti i frutti, infatti, se mangiati dopo i pasti, provocano gonfiore. Ad esempio il frutto più adatto per essere mangiato in occasione dei pasti è la mela, perché è meno impegnativa da digerire. L’ananas fresco, invece, si abbina bene con la carne, sia dal punto di vista del gusto, sia perché ricco di enzimi che favoriscono la digestione delle proteine. Gli agrumi e i kiwi, poi, che contengono vitamina C, aiutano ad assimilare meglio il ferro contenuto nelle carni e in alcune verdure.

In occasione dei pasti, dunque, la frutta non deve essere necessariamente evitata, anche se è meglio consumarla con moderazione e adottando alcuni accorgimenti.

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