Il colon irritabile (o sindrome dell’intestino irritabile, IBS - dall'inglese Irritable Bowel Disease -, colite spastica, colite nervosa, colon irritabile, colon spastico o colite mucosa) è una delle patologie intestinali più comuni ed è più frequente nelle donne sotto i 50 anni di età. Si tratta di un disturbo intestinale che interessa il tratto di intestino crasso chiamato colon, da cui prende il nome.
La sindrome del colon irritabile è una condizione cronica, che può durare anni e richiedere, proprio a causa della lunga durata, un trattamento prolungato.
Diagnosticare la sindrome dell’intestino irritabile non è semplice, poiché sono ancora sconosciute le cause scatenanti, nonostante i sintomi siano diversi e molteplici: dolore e crampi addominali, diarrea alternata a costipazione, gonfiore addominale, senso di mancato svuotamento intestinale dopo l'evacuazione, presenza di muco nelle feci, meteorismo, stipsi, ecc.
Per questa ragione, la terapia più indicata è di carattere sintomatico, al fine di ridurre la sintomatologia e migliorare della qualità di vita di chi ne soffre.
Al di là delle cure farmaceutiche o dei trattamenti medici cosa particolarmente importante, da non sottovalutare e a cui prestare una particolare attenzione è affiancarli a una sana ed equilibrata alimentazione, che preveda abbondanza di frutta e verdura, eliminando alcuni alimenti che possono causare il problema, per poi reinserirli gradualmente dopo 6-8 settimane circa. Ma quali sono le verdure da mangiare e quali quelle da evitare con il colon irritabile? Vediamole insieme.
Verdure consigliate con il colon irritabile
Se si soffre di colon irritabile è utile consumare alimenti a basso contenuto di grassi come frutta e verdura, mangiare a orari regolari e masticare lentamente. È sempre meglio preferire le verdure cotte, condite con dell’olio extravergine di oliva a crudo ed è utile introdurre pian piano un tipo di verdura diversa per volta per saggiarne la tollerabilità individuale.
Per quanto riguarda le verdure, le più consigliate sono quelle più ricche di acqua come i fagiolini, i cetrioli, la lattuga, le rape, i ravanelli, il sedano, le zucchine, le melanzane, le patate dolci (meglio se bollite) e le carote.
È possibile mangiare inoltre i peperoni, il mais, le melanzane, i fagioli verdi, i pomodori, ma anche verdure a foglia verde come bietole e cavolo nero. Ok anche a olive, pastinaca e zucca.
Particolarmente indicati, poi, sono gli spinaci e la rucola poiché si tratta di verdure che contengono calcio e che costituiscono quindi una valida alternativa ai latticini, alimenti assolutamente da evitare se si soffre di sindrome dell’intestino irritabile.
Verdure da evitare con il colon irritabile
Con il colon irritabile è importante limitare o evitare del tutto gli alimenti cosiddetti Fodmap - Fermentable Oligo-saccharides, Disaccharides, Mono-saccharides and Polyols, ossia i cibi che fermentano. Si tratta dunque di alimenti che contengono oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili e che, se consumati in quantità rilevanti e con assiduità da soggetti sensibili, possono causare spiacevoli disturbi intestinali come il colon irritabile, o esacerbarne i sintomi.
Tra questi ci sono i fruttani (o fruttosani), ossia brevi catene di molecole di fruttosio con una molecola di glucosio a un’estremità, contenuti in grandi quantità in verdure quali carciofi, aglio, cipolla, porro e scalogno e in quantità moderate in verdure come asparagi, cavoli, cavolfiore, cavoletti di bruxelles, finocchi, piselli, fave. carciofi e mais. Questi ultimi possono essere consumati in piccole quantità facendo attenzione a non consumare contemporaneamente altri cibi con contenuto moderato di Fodmap. È importante bilanciare il consumo di fruttosio poiché viene assorbito con il glucosio e, se presente in eccesso rispetto a quest’ultimo, può rimanere nell’intestino causando problemi.
È inoltre importante limitare il consumo di broccoli, che possono causare gonfiore.