Sia la ribollita che la zuppa di pane toscana sono piatti della tradizione contadina, la cui origine risale a un’epoca nella quale bisognava nutrirsi sfruttando i prodotti dell’orto e gli avanzi che si avevano in casa, come il pane raffermo.
Si ipotizza che la ribollita deve il suo nome al fatto che veniva cucinata in grande quantità, per poi essere riscaldata in padella e consumata anche nei giorni successivi a quello della preparazione. Siccome ogni volta che veniva riscaldata si usava aggiungere un filo di olio extravergine e una cipolla affettata, la zuppa diventava sempre più saporita e densa.
Gli ingredienti tipici della ribollita sono il cavolo nero e i fagioli, indifferentemente borlotti o cannellini; dato il suo abbondante apporto calorico, è un piatto tipicamente invernale, quando maggiormente si gradisce una zuppa calda e consistente. Quanto alla zuppa toscana, è un minestrone a base di cavolo riccio (denominato anche kale), zucchine, fagioli cannellini, patate, sedano, carote, cipolla, polpa di pomodoro, olio extra vergine di oliva. Viene tradizionalmente servita versandola su una fetta di pane toscano raffermo appoggiato sul fondo della terrina; in questo modo il pane assorbe velocemente i liquidi, tornando morbido e gustoso.
Il kale è l’ingrediente che caratterizza la vera zuppa toscana
Secondo i dettami della tradizione, il cavolo utilizzato per la ricetta della zuppa toscana deve essere stato esposto alle prime gelate invernali, che ammorbidiscono le foglie. Come spesso accade per le ricette “povere”, ne esistono infinite varianti locali: in alcune zone si cosparge il piatto di cipolla finemente tritata, in altre si arricchisce la pietanza con l’aggiunta di cotenna o di avanzi di prosciutto crudo, che vengono cotti insieme agli altri ingredienti per insaporire la zuppa. La scelta del kale non è casuale: se la zuppa deve essere nutriente, è importante che sia composta da ingredienti e materie prime ricche di proprietà, e in questo il cavolo riccio non ha rivali. Non per nulla, il kale è entrato a far parte dell’elenco dei superfood, come le bacche di goji, l’avocado, i mirtilli, la quinoa e moltissime altre verdure a foglia verde.
(Cavolo kale)
La zuppa toscana OrtoRomi: tradizione contemporanea
Nell’interpretazione OrtoRomi, la zuppa toscana è preparata con fagioli, patate, kale, carote, zucca, porro, passato di pomodoro, bieta, verza, zucchine, sedano e cipolla e sale. Un filo di olio evo e un pizzico di sale completano la ricetta. Come le altre zuppe e minestroni della nostra gamma viene proposta già cotta e pronta da gustare, nelle comode vaschette da 310 o 620 grammi che possono essere riscaldate direttamente in microonde.Se si preferisce si può versare il contenuto direttamente in padella e scaldarlo sulla fiamma. Per onorare la tradizione, si può versare la zuppa toscana OrtoRomi in una terrina sul fondo della quale si è adagiata una fetta di pane senza sale, oppure gustarla aggiungendo dei crostini tostati. E se ne avanza un po’, sarà gustosa anche riscaldata con l’aggiunta di un filo d’olio extravergine di oliva, come nell’antica tradizione di questo piatto dalle origini povere che col tempo è diventato una specialità degna dei migliori chef.