Non sono bellissimi da vedere, ma molto buoni e particolarmente salutari. Ecco calorie, proprietà e benefici dei kiwi, e qualche curiosità.
Vediamo tutti i vantaggi del kiwi: calorie, proprietà e benefici. Sono i “brutti ma buoni” del mondo della frutta. I kiwi sono così gustosi e fanno così bene che ci dimentichiamo sul loro aspetto un po’ strano, dato dalla superficie pelosa e dal colore non molto invitante. Questo è il loro momento, perché, pur essendo in commercio tutto l’anno, in autunno-inverno si raccolgono quelli coltivati in Italia, che ne è secondo produttore al mondo! In meno di 50 anni l’Italia è diventata infatti il secondo produttore mondiale di kiwi dopo la Cina, che è il paese d’origine di questo frutto. In realtà, però, a portare il kiwi in tutto il mondo sono stati i neozelandesi, a cui si deve anche il nome comune kiwi.
Tutto iniziò nel 1904 con una donna, Isabel Fraser, che tornò dalla Cina in Nuova Zelanda con una manciata di semi di Actinidia. I semi si ambientarono bene nel nuovo continente, tanto che la produzione crebbe e iniziò la coltivazione intensiva, soprattutto grazie alla creazione della varietà Hayward, oggi diffusa in tutto il mondo. A metà degli anni '50 venne deciso di cambiargli il nome: anziché “uva spina cinese”, com’era noto sino ad allora, il frutto venne ribattezzato “kiwi”, in onore dell'uccello simbolo della Nuova Zelanda.
Forte del suo successo internazionale, negli anni ’70 la pianta del kiwi è arrivata anche in Italia, dove si è ambientata benissimo tanto da diventare una delle nostre produzioni frutticole più importanti, presente in diverse aree dal Piemonte al Veneto, dall’Emilia-Romagna al Lazio, fino alla Calabria. Così il kiwi è diventato anche un frutto “tipico” italiano, tanto da ottenere persino la denominazione d’origine: quello di Latina è uno dei due kiwi europei tutelati dalla Igp (l’altro è il francese kiwi de l'Adour Igp). Siamo abituati a pensare al kiwi come a un frutto dalla polpa verde. Ma in realtà ne esistono varietà di colore diverso. Il primo a essere arrivato in commercio è stato il kiwi a polpa gialla, dal gusto più dolce e meno acidulo. È anche più ricco di vitamina C, vitamina E e sali minerali, ma contiene meno fibre e più zuccheri di quello verde. L’ultima novità sono i kiwi bicolori, ossia con striature verdi e rosse, oppure gialle e rosse. Sono frutti caratterizzati dall’intenso sapore di frutta tropicale, molto aromatici, dolci e più ricchi di vitamina C rispetto al kiwi verde.
Kiwi, proprietà e benefici
Il kiwi è il frutto con la maggiore densità nutrizionale. A “incoronarlo” è stato uno studio americano, che ha analizzato i 27 frutti più consumati al mondo valutandoli in base al contenuto di 9 sostanze ritenute fondamentali: le vitamine C, B1, B2, B3 e B9, la provitamina A, il calcio, il ferro e le proteine. Basta mangiarne uno medio-grande per coprire il 100% del fabbisogno giornaliero di vitamina C visto che, a parità di peso, ne contiene più che gli agrumi. Inoltre, apporta buone quantità delle vitamine B9 ed E, e di oligoelementi (in particolare rame). Il tutto con pochissime calorie: solo 44 per 100 grammi (pari a un frutto).
Il kiwi non dovrebbe mai mancare sulla tavola di chi è a dieta. Per diverse ragioni. Oltre al basso valore calorico, è ricco di fibre e quindi facilita il transito intestinale (e garantisce un appagante senso di sazietà. E poi ha un basso indice glicemico (IG) e un buon contenuto di antiossidanti (vitamine A, C e K).
Se trovare frutta dalla polpa gialla, rossa, blu/viola e bianca non è difficile, frutta a polpa verde è più rara. Ci sono solo l’uva bianca, la meloncella, l’avocado e il kiwi classico, appunto. Ecco perché sarebbe meglio consumarlo più spesso visto che è una delle poche fonti alimentari di clorofilla, un pigmento vitale per la fotosintesi, che permette alle piante di ottenere energia dalla luce. La molecola della clorofilla contiene magnesio, importate per il metabolismo energetico, il sistema nervoso e quello muscolare, utile per combattere stanchezza e affaticamento. Il colore verde segnala anche la presenza di acido folico, essenziale per la sintesi del Dna e delle proteine, e particolarmente importante durante la gravidanza. Il kiwi, essendo ricco di vitamina C, aiuta a fissare il ferro contenuto negli alimenti: quindi è perfetto a fine pasto dopo una bistecca di vitello, un filetto di maiale, un trancio di salmone o una scaloppina di pollo. Ma c’è un altro motivo per cui il kiwi è perfetto con gli alimenti proteici: è l’unico frutto che contiene actinidina, un enzima naturale che facilita la digestione delle proteine.
Benefici kiwi: il ruolo del potassio
Grazie all’alto contenuto di potassio, il kiwi stempera il sodio dei salumi (con cui è delizioso, ad esempio con la mortadella) e dei formaggi (è perfetto con quelli freschi e cremosi), facilitando al contempo la disponibilità delle proteine che contengono. La scelta migliore poi è mangiare il kiwi in macedonia o nello yogurt insieme a noci o mandorle, o altra frutta secca in guscio: i loro grassi favoriscono l’assorbimento di tutte le vitamine liposolubili, come la K contenuta nel kiwi.