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Pubblicato 7 giorni fa

Frutta fuori stagione: quando e come consumarla

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La frutta fuori stagione solitamente è meglio tenerla fuori dalle nostre diete: cogliere i cicli della terra, capire quali alimenti diventano caratteristici di una determinata fase nutrizionale legata alla stagionalità e gustare così a pieno i frutti della terra diventa paradossalmente non uno sforzo vano, ma anzi il modo migliore per godersi dei gusti che in altri momenti si faticherebbe a ottenere.

Alle volte però si può consumare anche frutta fuori stagione, tenendo conto di quelle che sono le tre tecniche principali con le quali riusciamo a rifornirci di questo genere di alimenti: la prima è la coltivazione in serra, una tecnica che permette di ricreare artificialmente le condizioni climatiche ideali per la crescita di determinate piante, anche in periodi dell'anno in cui non sarebbero naturalmente disponibili. Le serre riscaldate e illuminate consentono di produrre frutta come fragole, pomodori e cetrioli anche in pieno inverno.

Il secondo modo è quello di affidarsi alle importazioni: molta della frutta che troviamo fuori stagione nei supermercati proviene da Paesi con climi diversi dal nostro - ad esempio, in inverno possiamo trovare facilmente mango, avocado e ananas, che vengono importati da paesi tropicali dove questi frutti sono di stagione. Ultima metodologia è quella della conservazione, come la refrigerazione controllata e l'atmosfera modificata, permettono di mantenere la freschezza di alcuni tipi di frutta per un periodo di tempo più lungo. Questo consente di avere a disposizione, ad esempio, mele e pere anche mesi dopo la loro raccolta. Fatta chiarezza su questo, andiamo a guardare a fondo quali siano gli aspetti positivi e negativi di questa scelta.

Aspetti positivi e negativi del consumo della frutta fuori stagione

I lati positivi di una scelta del genere non sono molti, ma ci sono, a partire dalla disponibilità tutto l'anno: la frutta fuori stagione infatti consente di avere a disposizione determinati tipi di frutta durante tutto l'anno, anche quando non sono di stagione e questo può offrire una maggiore varietà nella dieta, soprattutto durante i mesi invernali quando la scelta di frutta di stagione è più limitata. Non vanno però sottovalutati gli aspetti negativi, a partire dalla minore qualità nutrizionale: la frutta fuori stagione può avere un contenuto inferiore di vitamine, minerali e antiossidanti rispetto a quella consumata nel momento più opportuno dell’anno.

Non secondario poi è l’mpatto ambientale: la coltivazione in serra e il trasporto a lunga distanza sono decisamente significativi in termini di consumo di energia e produzione di emissioni, portando poi a un costo maggiore del prodotto finale: per mangiare la frutta fuori stagione bisogna spendere di più, per ottenere come detto una qualità nutrizionale inferiore e anche un sapore non paragonabile all’intensità di quella che viene colta nel pieno della sua stagionalità.

Passiamo infine a come consumare la frutta fuori stagione in modo responsabile, quando si ritiene di non poterne fare a meno: non bisogna mai dimenticarsi di quale sia la scelta migliore, ossia quella di optare per la stagionalità, che ha il massimo valore nutrizionale, il miglior sapore e un minore impatto ambientale. A quel punto bisogna guardare anche alla geografica, privilegiando prodotti locali quando si acquista frutta fuori stagione: è preferibile scegliere quelli perché almeno così si riducono in parte i costi e l’impatto ambientale del trasporto.

Opzione da non scartare, anzi da provare a valorizzare è quella del consumo della frutta surgelata che può essere una buona alternativa alla frutta fuori stagione, in quanto viene raccolta al momento della maturazione e conserva le sue proprietà nutrizionali. Tenerla da parte per qualche tempo e poi consumarla anche in altri periodo può essere la scelta più agevole (e in parte economica). Infine fare grande attenzione e informarsi sulla provenienza della frutta e, dove possibile, sulle tecniche di coltivazione utilizzate. Uno sforzo minimo, ma che può essere utile per te e per il pianeta.

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