Ma come possiamo sfruttare al meglio queste due gemme invernali? Scopriamo insieme alcune idee per arricchire i tuoi piatti con un tocco di freschezza e sapore. Partiamo dal rosmarino, che ha un aroma inconfondibile e che può essere utile per dare il giusto sprint ad arrosti e carni - un classico abbinamento per arrosti di maiale, agnello e manzo e può essere utilizzato fresco o secco, intero o tritato, per aromatizzare la carne durante la marinatura o direttamente in cottura. Più in generale è ottimo accompagnamento per le verdure al forno: patate, carote, zucca... tutte le verdure al forno acquistano un sapore più intenso se aromatizzate con rametti di rosmarino, così come accade per brodi e zuppe, in cui un rametto di rosmarino aggiunto durante la cottura conferisce un aroma inconfondibile e riscaldante. Chiudiamo con un’altra chicca per il palato e in generale per il gusto che in molti avranno sperimentato: il rosmarino inserito in pane e focacce: aggiungendo qualche ago all'impasto del pane o della focaccia per un tocco di profumo in più, che risveglia in tutti noi tanti ricordi.

Discorso simile per il timo, che garantisce un tocco di delicatezza, nonostante il suo sapore sia ben diverso da quello del rosmarino. Ottimo da abbinare con tante pietanze, a partire dal pollame ad esempio, con cui si sposa alla perfezione e può essere utilizzato ad esempio con il pollo arrosto, in umido o per preparare un delizioso pollo alle erbe. Il timo poi è perfetto per accompagnare i legumi, visto che conferisce un tocco di freschezza a pietanza come i ceci o le lenticchie e può essere aggiunto durante la cottura o come guarnitura finale. Ottimo anche con il pesce che può beneficiare del suo profumo, soprattutto se abbinato ad alimenti come il merluzzo o il pesce spada.

Rosmarino e timo: i consigli per mantenere freschezza e conservare le erbe

Come fare per mantenerle fresche a lungo? Ecco alcuni consigli utili, a partire da quello più scontato e banale, ovvero il frigorifero, mettendo il tutto avvolto in un canovaccio umido: questo metodo è ideale per una conservazione breve (circa una settimana) e bisogna lavare bene i rametti, tamponarli delicatamente e avvolgerli in un canovaccio umido. Altra possibilità per tenerli in frigo è quella di immergerli in un bicchiere con acqua, mettendo i rametti di rosmarino o timo con pochi centimetri d’acqua e coprendo il tutto con un sacchetto di plastica, prima di conservarli al fresco (ricordandosi che l‘acqua dovrà essere cambiata ogni 2-3 giorni). Discorso diverso invece se si guarda alla conservazione del rosmarino e del timo essicato: in quel caso si possono usare dei barattoli di vetro a chiusura ermetica, tenuti in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce - in questo modo manterranno il loro aroma per diversi mesi (se non avete grande disponibilità di approvvigionamento, è il metodo migliore da dover seguire). 

Altro metodo a lunga conservazione è poi il congelamento del rosmarino e del timo, che si può tenere da parte a cubetti - tritando finemente le erbe e mettendole nei contenitori per il ghiaccio e coprendole d'olio extravergine d'oliva. Una volta congelati, puoi trasferire i cubetti in un sacchetto per alimenti e riporli nel freezer. In alternativa invece si possono anche tritare finemente le erbe e congelarle direttamente in sacchetti per alimenti. Chiudiamo invece con quelli che sono più rari e meno diffusi come metodo di conservazione, tra i quali quello in olio - da sfruttare coprendo le erbe tritate con olio extravergine d'oliva e conservandole in un barattolo di vetro sterilizzato (metodo ideale per aromatizzare oli e condimenti), mentre l’ultimo da poter tenere in conto è quello in sale, alternando strati di sale grosso e di erbe aromatiche tritate, che permettono di creare una miscela aromatica da utilizzare per insaporire carni e verdure.