Tra antipasti, primi e grandi abbuffate anche con il secondo, durante le feste di Natale ci dimentichiamo il numero delle portate quando ci sediamo a tavola.
Una cosa però che non viene mai giustamente lasciata nel dimenticatoio è il dolce, per il quale in un modo o nell’altro riusciamo sempre a trovare un posticino nel nostro stomaco. Dunque, quali preparare in vista del Natale ormai alle porte? Volevamo proporvi due idee classiche, non semplicissime, ma sicuramente speciali: dei dolci che conoscono tutti, ma che nessuno prova mai a fare in casa. È giunto il momento di provare, seguite i nostri consigli!
Il pandoro fatto in casa: un esperimento che vale la pena provare
Andiamo sempre a comprarlo perché a Natale non se ne può fare a meno, ma avete mai pensato di preparare in casa il pandoro seguendo una ricetta non troppo complicata? Bastano pochi ingredienti: 500 grammi di farina manitoba, 150 grammi di latte, 150 grammi di burro, 95 grammi di zucchero, due uova, due tuorli, lievito di birra fresco e poi zucchero a velo, sale e scorza d’arancia. Si parte mettendo insieme in una planetaria il latte, due uova, 4-5 cucchiai di farina e il lievito di birra - già fatto precedentemente sciogliere nel latte (na basta poco, 10-12 grammi): si lavora a bassa intensità e mentre l’impasto si sta preparando, versate la farina restante un cucchiaio alla volta, alternandola allo zucchero. Incorporate i tuorli - sempre intervallandoli a farina e zucchero - e amalgamate il tutto nel modo migliore.
Da ultimo mettete dentro l’impasto il burro morbido a cubetti, pochi pezzettini alla volta e man mano l’impasto li assorbirà completamente (è un’operazione lunga, non vi spazientite). Aggiungete all’impasto morbido anche scorza di limone, qualche goccia di essenza di vaniglia e il sale - mettendolo poi in un contenitore, coprendolo e lasciando il tempo di lievitare fino a raddoppiare il suo volume iniziale. Una volta cresciuto, mettetelo su un piano di lavoro, create una sfera il più possibile precisa e lasciatelo riposare scoperto per altri 20 minuti. Imburrate lo stampo da pandoro (un recipiente a forma di stella al contrario), mettete una pellicola a coprire e fare lievitare in un luogo asciutto: quando tutto sarà pieno infornate per circa 50 minuti a una temperatura di 165°. Terminata quella, fatelo raffreddare con calma e poi servitelo pure: avrete così realizzato il vostro pandoro personalizzato.
Il panettone casereccio: una preparazione complessa, ma che darà grandi soddisfazioni
Preparare il panettone non è semplice, anzi: è una procedura che cercheremo di rendere il più possibile accessibile, ma che richiede sempre grande attenzione. Partiamo da un presupposto: la complessità di un grande lievitato come il panettone è data innanzitutto da un impasto da realizzare in più fasi con lunghi tempi di attesa. Ci siamo? La prima cosa da fare è la preparazione della pasta aromatica: miele, zeste di agrumi, rum e uvetta messi in ammollo a riposare in una ciotola. In parallelo si porta avanti la preparazione della biga: si scioglie il lievito in un bicchiere con acqua e zucchero, poi si aggiunge il tutto alla farina e si impasta fino a ottenere una pallina - che si lascia lievitare, coperta con pellicola in un luogo tiepido. Quando avrà raddoppiato il suo volume, mettila in una planetaria insieme a tuorli, acqua, zucchero e farina - impastando fino a ottenere un composto omogeneo. Messa in una nuova ciotola, la si fa riposare per circa due ore.
Si passa poi al secondo impasto, con lo stesso procedimento del primo - che verrà inserito in una ciotola ben più capiente. Cosa arriva a questo punto? Ormai lo avete capito: il terzo impasto. Sempre zucchero, farina, tuorli, uova e il secondo impasto lievitato e che ha aumentato la sua dimensione: alla fine della lavorazione si aggiunge anche la pasta aromatica e si usa il gancio per mescolare il tutto e far penetrare l’uvetta all’interno della preparazione. A quel punto si prepara una sfera e la si infila nel relativo pirottino - coprendo il tutto e facendo lievitare dalle quattro alle 11 ore in un luogo tra i 25 e i 30°. Una volta lievitato, manca solo la cottura: 45 minuti con il forno a 170°: anche rischiando che il risultato non sia perfetto, è un esperimento che bisogna provare a fare.