Una dieta senza carne, come suggerisce il nome e come ormai diventa sempre più diffuso in un mondo così attento al genere di consumi che vengono portati avanti, esclude la carne dalla propria alimentazione: può includere o meno altri prodotti di origine animale come latte, uova e formaggi e a seconda delle scelte alimentari, si declina in maniera differente la tipologia di regime alimentare da seguire.
Si parte dalla dieta vegetariana che esclude carne e pesce, ma include latticini e uova, mentre la dieta vegana esclude tutti i prodotti di origine animale, inclusi latticini, uova e derivati.
Quella che invece ha trovato riscontro sempre più frequente nell’ultimo periodo è la dieta flexitariana, che consiste nell’essere prevalentemente vegetariana, ma con un consumo occasionale di carne. La domanda quindi fondante di queste dinamiche personali e di scelte consapevoli alimentari e non è: perché scegliere una dieta senza carne? Le motivazioni sono molteplici e possono includere sicuramente delle ragioni etiche rispetto per gli animali e preoccupazione per il benessere animale, alla base e motore di decisioni di questo tipo.
Ci sono poi sempre più frequentemente dei motivi ambientali: l'allevamento intensivo è una delle principali cause di emissioni di gas serra e deforestazione, una piaga che sta condizionando e influenzando le decisioni e le scelte di consumo dei giovani e dei giovanissimi. Esistono poi anche delle ragioni legate alla salute: molte ricerche associano una dieta vegetale a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro. Andiamo quindi a vedere cosa mangiare quando si decidono di evitare alcune tipologie di alimenti.
Le varie tipologie di dieta vegetariana e cosa tenere bene a mente
Esistono diverse tipologie di dieta vegetariana, a partire da quella che viene definita lacto-ovo-vegetariana che include latte, uova e derivati, mentre quella lacto-vegetariana tiene dentro latte e derivati, ma esclude le uova. Ovo-vegetariana di conseguenza, è la terza opzione: include uova, ma esclude latte e derivati. Cosa mangiare in una dieta vegetariana è presto detto: un mix ben bilanciato si basa principalmente su frutta e verdura - che restano fonti importanti di vitamine, minerali e fibre - a cui aggiungere cereali integrali come pane, pasta, riso, avena che forniscono carboidrati e fibre, mentre altro fondamentale apporto nutrizionale è quello dato dai legumi come lenticchie, fagioli e ceci che sono un'ottima fonte di proteine vegetali. Molto importante anche l’apporto della frutta secca e dei semi: ricchi di grassi sani, proteine e vitamine, che permettono di evitare tanti altri alimenti. Tutto questo al netto poi delle parziali integrazioni di latte o uova in base alle necessità di chi decide di seguire un dato percorso di dieta (come ad esempio per chi diventa vegano).
Fondamentali poi sono alcune cose da tenere a mente: per seguire una dieta vegetariana equilibrata è importante innanzitutto variare l'alimentazione: per assicurarsi di ottenere tutti i nutrienti necessari, partendo innanzitutto dall’integrare la vitamina B12 - spesso carente nelle diete vegetariane e vegane, bisogna ottenerla andando a consumare alimenti fortificati. Tocca poi fare grande attenzione ai livelli di ferro: le fonti vegetali infatti sono meno biodisponibili, quindi è utile associarle a vitamina C per favorirne l’assorbimento altrimenti il rischio è quello di ritrovarsi ad aver quantomeno valutato in maniera errata tale apporto. Qualunque sia la dieta che seguite infatti, bisogna sempre tenere a mente che tutto è in equilibrio: tanto mettiamo dentro il nostro, tanto avremo a disposizione da consumare. Per questo motivo è fondamentale poi consultare un professionista: un nutrizionista può aiutare a pianificare una dieta vegetariana personalizzata e assicurarsi di soddisfare tutti i tuoi bisogni nutrizionali.