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Pubblicato 2 anni fa

Coltivazione pomodori in serra: tutti i vantaggi

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La loro stagione sarebbe già finita, ma grazie alla coltivazione in serra possiamo gustare i pomodori tutto l’anno. Ecco i vantaggi di questo tipo di coltura.

Il pomodoro è in realtà una bacca, originaria dell’America centrale ed è giunta a noi dopo la spedizione di Cristoforo Colombo. In realtà in Europa fino al 1700 veniva considerato una pianta ornamentale, viste le sue bacche rosse, poi si iniziò a coltivarlo in maniera estensiva a scopo alimentare e in Francia veniva addirittura servito esclusivamente alla corte dei re.

La sua crescita è annuale e la stagione del pomodoro è l’estate, perchè può essere raccolto da metà giugno fino a fine settembre. Ne esistono molteplici varietà tra cui i datterini, i cuore di bue, i cencara, i piccadilly e i sammarzano, tipicamente definiti pomodori da salsa.

L’Italia è la settima produttrice a livello mondiale, con circa 6 milioni di tonnellate all’anno, anche perché da secoli ormai il pomodoro è uno dei prodotti principali della cucina italiana e della dieta mediterranea. Proprio per questa sua presenza frequente sulle nostre tavole e per non dover dipendere esclusivamente dalla stagionalità della coltivazione in campo aperto, il pomodoro è uno di quei prodotti spesso coltivato in serra. Vi spieghiamo qualche vantaggio di questo tipo di produzione.

Tutti i vantaggi della coltivazione in serra dei pomorodi

Il pomodoro che cresce nella serra ha diversi vantaggi. Prima di tutto, qui, le piante crescono protette da tutte le condizioni atmosferiche, anche le più avverse come il freddo, i venti forti e la pioggia battente così la che produzione non venga danneggiata. Le giovani piante di pomodoro possono già essere piantate alla fine di aprile, cioè molto prima che in una coltura di campo; poi grazie al clima caldo, crescono più velocemente e spesso maturano un po’ prima. Inoltre i pomodori possono rimanere fino a completa maturazione sulle piante, perché non vi è alcun rischio di gelo o di attacco parassitario come in campo. 

La coltivazione in serra rappresenta infatti una tipologia di coltura protetta che porta una serie di benefici sia per la produzione sia per la tutela dell’ambiente.

Un beneficio molto importate della coltivazione in serra è rappresentato dai minori rischi di attacco da insetti nocivi; ne consegue una programmazione più precisa della produzione del pomodoro, con maggiori rese produttive, nonché standard di qualità più elevati e costanti. 

Sul piano ambientale, la coltivazione in serra è sostenibile perché comporta un uso più efficiente e razionalizzato delle risorse idriche e un minor impiego di fitofarmaci. Tra gli aspetti più importanti, c’è il risparmio d’acqua: nella serra c’è una minore traspirazione della terra grazie al microclima che si crea al suo interno, caratterizzato da maggiore umidità dell’aria, minore radiazione solare e assenza quasi totale di vento. Le coltivazioni sono così più veloci e si possono applicare moderni ed efficienti sistemi di irrigazione. In particolare la coltivazione in serra dei pomodori è molto efficace. Questi ultimi, infatti, sono esigenti da un punto di vista termico: la temperatura minima per la nascita di nuove piantine è attorno ai 12-13°C, mentre per far nascere i frutti sono necessari almeno 22-25°C: queste temperature possono essere regolate e rese costanti solo in serra. Inoltre i pomodori necessitano di molta acqua e di un’irrigazione regolare e strutturata, che con la coltura in serra viene ottimizzata.

Coltivazione pomodoro in serra: i vantaggi economici

Esistono dei vantaggi economici, che poi hanno una ricaduta diretta sul consumatore, consentendo una vendita del prodotto a prezzi più abbordabili. La coltivazione in serra dei pomodori consente maggiori rese, una programmazione più precisa della produzione, dalla coltivazione alla raccolta. Si possono poi garantire standard di qualità costanti ed elevati e la possibilità di impiegare moderne tecnologie produttive. Come è stato dimostrato dalla stessa esperienza degli agricoltori italiani, le rese delle colture in serra sono fino a 2-3 volte superiori alle colture tradizionali su terra e sono di migliore qualità.

Il pomodoro è, oggi, la coltura in serra più conosciuta e diffusa al mondo; esistono numerose varietà di pomodori che possono essere coltivate in serra. Tra queste, le più produttive sono il pomodoro Caramba, con frutti grandi e precoci; anche la varietà di pomodoro Antillas è un’ottima opzione, poiché il suo sapore è molto apprezzato e, sebbene produca frutti più piccoli, è di alta produzione e precocità. Infine il pomodoro Cabrales offre un’elevata produttività, anche se richiede molto tempo per iniziare a produrre.

 

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