Una pianta bulbosa dalle molteplici qualità, utile ormai da millenni in cucina e persino in campo sanitario: l’aglio è un alimento che garantisce una serie di benefici al corpo umano.
Non a caso, ancor prima che un condimento, in diverse culture veniva considerato una vera e propria medicina. Tale ipotesi è stata avallata dalla moderna ricerca scientifica, che ha confermato le caratteristiche antimicrobiche dell’aglio e la sua capacità di migliorare la salute cardiovascolare.
L’allicina, principio attivo dell’aglio, è riconosciuta infatti come un potente antibiotico naturale, un autentico toccasana per la salute del cuore e del sistema immunitario. Ma quali sono, uno per uno, i benefici dell’aglio e, soprattutto, come bisognerebbe consumarlo per massimizzarne gli effetti? Andiamo a scoprirlo.
Peculiarità e benefici dell’aglio per la salute
Le moderne conoscenze scientifiche, insomma, hanno comprovato molte delle credenze popolari legate all’aglio. L’allicina, uno dei derivati di questa pianta, si origina quando il bulbo viene schiacciato o tritato ed è un vero tesoro per l’organismo: possiede proprietà antibatteriche, antivirali e antifungine, contribuendo a rafforzare il sistema immunitario e ad eliminare metalli pesanti e tossine presenti nel corpo. Senza contare l’apporto dell’aglio nella riduzione della pressione sanguigna e dei livelli di colesterolo cattivo (LDL), grazie ai suoi composti solforati, che incoraggiano la salute cardiovascolare e prevengono malattie come l’aterosclerosi.
Anche gli effetti antinfiammatori dell’aglio sono documentati: il consumo abituale può alleviare in particolare condizioni infiammatorie croniche come l’artrite. Altri studi, poi, hanno rilevato come il bulbo possa influire nell’abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue, migliorando la sensibilità all’insulina e favorendo la regolazione della glicemia.
Non è finita qui: la scienza ha evidenziato le potenziali qualità antitumorali dell’aglio. Il bulbo, infatti, è ricco di antiossidanti che rallentano i processi di invecchiamento cellulare, prevenendo malattie croniche tra cui appunto il cancro. Va tenuto presente, ad ogni modo, che nessun alimento, da solo, può anticipare i tumori: è necessaria una dieta equilibrata e ricca di frutta, verdura e cereali integrali, da abbinare a uno stile di vita sano.
L’uso dell’aglio nelle civiltà antiche
L’aglio viene impiegato per le sue proprietà terapeutiche fin dagli Antichi Egizi, intorno al 1500 avanti Cristo. Nei più remoti trattati medici conosciuti, infatti, vi sono tracce dei numerosi usi del bulbo per trattare mal di testa, morsi di insetti e infezioni. Anche gli schiavi che lavoravano alla costruzione delle piramidi ne facevano uso, per aumentare la loro resistenza e prevenire le malattie.
Gli atleti olimpici greci consumavano aglio prima delle competizioni, per aumentare il loro vigore fisico, mentre i soldati romani lo usavano per evitare le infezioni durante le battaglie, come documentato anche dal noto storico Plinio il Vecchio. Nella medicina tradizionale cinese, la pianta era di uso comune come tonico per rafforzare il sistema immunitario, mentre in quella indiana era considerata un potente rimedio per problemi respiratori, digestivi e circolatori. Nel Medioevo, durante le epidemie di peste, l’aglio veniva usato per prevenire la diffusione del contagio. Oltre l’ambito medico, nel folklore delle tradizioni popolari, serviva a tenere lontani spiriti maligni e vampiri, intimoriti dal suo odore pungente.
Come consumare il bulbo per esaltarne le qualità
Gli amanti dell’aglio crudo possono gioire: è proprio consumandolo al naturale che si acquisiscono tutti i benefici della pianta. Quando viene affettato o schiacciato, l’allicina menzionata in precedenza si attiva e sprigiona tutte le sue peculiarità: il calore però può degradare questa sostanza, seppur non vada a intaccare completamente le sue doti. Per ottenere il massimo beneficio, dunque, è consigliabile aggiungerlo solo a fine cottura o utilizzarlo a crudo come condimento.
Per chi ha difficoltà a mangiarlo o non è a proprio agio con il suo forte aroma, l’aglio si può abbinare al prezzemolo fresco. Masticare foglie di menta o semi di finocchio dopo averlo ingerito, inoltre, aiuta a mitigare l’olezzo. Ad ogni modo, è bene evitare gli abusi: quantità eccessive possono irritare lo stomaco o causare problemi digestivi. La dose consigliata, dunque, è di circa uno o due spicchi al giorno.